Covid 19. 20 Aprile 2020

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Covid 19. 20 Aprile 2020

Liliana Boranga
20 Aprile 2020
… da due mesi ti senti più  vecchia di dieci anni. Dolore… Uno strato in più sopra gli altri. Non lo puoi sopportare.
È disumano…ti guardi  allo specchio e capisci che è finita… puoi gettare  tutto…
Aspettare la fine… ecco cosa pensi… la fine...senza alternative…
Sei afona… non ha più voce. I tuoi percorsi soliti  e rassicuranti sono scomparsi. Non guardi più gli alberi. Ti danno fastidio… Perché?
…non vedi futuro. Non vedi proprio il giorno  dopo.  L’ora dopo.. il secondo dopo. Speri solo di poter respirare  l’attimo dopo questo…. Non vuoi soffocare.. come loro.. su quei letti… con  accanto   solo chi piange e impreca per la propria impotenza…
Piangi  anche tu e ti disperi… ti alzi la notte e urli. Ecco . … urli.. e fuori c’è la notte. Non c’è più luce perché sei nella  caverna e fuori c’è la morte. No. C’è la grande paura … e tu hai paura della tua  paura.
Ecco ..sei sola, sei solo … e  ti aggrappi alla tua immagine nello specchio.  Di notte…Ma quello che vedi non ti piace. Non è quello che rifletteva  due mesi fa… o che  ti illudevi di vedere… questa è la realtà..,
Vorresti cancellare quella sagoma angosciante..….Eppure è quello che intravedi …ci sputeresti sopra. Non si può…resiste…
Le gambe inutili. Le braccia immobili… con gesti inconsulti obbligati alla pulizia, di che cosa? Da che cosa?
Non lo sai.. c’è solo uno  strato in più che ti obbliga a fermare un percorso che stavi facendo  contro la paura… quella di ogni giorno.. semplice.. normale…
Non abbiamo futuro … non c’è … più .. lasciamoci andare …
Odore di morte. Che sale da ogni parte del globo. Da ogni angolo della tua terra. Non c’è un posto sicuro dove rifugiarsi, dove scappare da  questo trauma che non è ancora post. Ma è e basta…e continua ad essere. Per quanto?
Fuori… sembra la terra degli altri… quelli che non riconosci più. Solo gli occhi che si muovono spaventati. Assediati…incupiti.
Ecco. … gli occhi riflettono solo quello che hai dentro … tutti…non c’è età che conta…non c’è sesso. Non c’è ricchezza. Non c’è povertà..
Gli occhi sono tutti uguali… terrorizzati..
Anche i tuoi .. ma lo sono da ventotto anni… da quando hai visto l’orrore in quelli di tua figlia…
Ci sei abituata… e hai paura anche tu. Una paura in più…
Non bastano mai le paure per farti crescere… all’improvviso.
Non hai mai avuto tempo per crescere. Non ti è mai stato dato il tempo …mai… hai dovuto farlo e basta…
Sei “abituata”….
Ma a loro non è stato dato tempo … è successo e basta …e sono spauriti.. ..e hanno gli occhi sbarrati..
E stanno invecchiando…. tutti…proprio tutti..
E pensi che non sia  giusto…che finisca così…
E allora ti scansi… ti rialzi…perché la notizia c’è… dentro di te…
Non che non c’è più la paura. .. perché la morte è sempre in agguato..
Ma che esiste la ribellione, la resistenza. La reazione…le senti dentro di te…
Che non tutto deve andare come si pensa…o si teme… che non ci si arrende mai. Che non ti sei mai arresa. E neanche lei…
Parti da poco. Da te stessa.. dalla soluzione di  una parte del problema come sempre..
Passetto su passetto..
E allora si parte per la guerra…come sempre…
Su la testa… guanti, mascherine… comunità…
Clinica … comunità… sicurezza..tutta quella che ci vuole per cambiare . ..
Per rialzarsi.. ancora..
Soprattutto dentro di noi..
Non mi manca più niente…
non mi manca niente…
Non mi manca ….
Sono sempre io…noi…



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