Vacanze a Dubai, non per tutti
19 Luglio 2021
È indubbio. I nostri figli disabili sono “figli di un dio minore”. Chiusi nelle comunità da un anno senza vederci e contattarci, valgono meno di una vacanza a Dubai. Di un premio per la maturità in Grecia. Valgono meno di una discoteca e di una serata al bar. valgono meno di una cena al ristorante e di una crociera. I nostri figli disabili devono soffrire di più di quello che soffrono perché non hanno voce. Non hanno potere economico da smuovere.
I nostri figli disabili devono stare al chiuso, seduti sulle loro carrozzelle sperando che gli operatori sappiano amarli per noi. Che quegli operatori si siano vaccinati come lo abbiamo fatto noi. Che quegli operatori, sappiano quanto amore vorremmo dare ai nostri famigliari ma non possiamo.
I nostri figli disabili non esistono se non per rifarsi il trucco di qualche ministro quando è il momento. E al quale dobbiamo anche dire anche grazie magari... De che?
Del nulla.
Siamo in attesa davanti ai cancelli da più di un anno. Abbiamo fatto vaccinazioni fidandoci malgrado tutto. Abbiamo sanificato oggetti, igienizzato regali, pacchi e doni. Abbiamo fatto tamponi e sierologici a iosa per capire che non saremo mai un pericolo per i nostri cari.
Mentre i cosidetti normali possono entrare e uscire dai bar… Dai locali con il bicchiere in mano e senza mascherine? Ridere e scherzare sul bancone della pizzeria?
E adesso ? per queste uscite sregolate noi dobbiamo nuovamente rinunciare ad andare a incontrarli? Perché c’è paura che possano essere contagiati? I nostri cari…
Faccio un appello alle mamme di Dubai? Avete protestato davanti al parlamento? Avete pianto davanti ai palazzi del governo? Perché’
Perché avete paura? Noi l’abbiamo da più di un anno e non abbiamo mai chiesto nulla.
Abbiate il buonsenso, la dignità di tornare a casa e di nascondervi in un angolo…e di vergognarvi.